LE SIGNORE DEL MADE IN ITALY


In poco più di un mese la Moda ha perso due Signore italiane del Fashion System internazionale e mondiale.  Due donne diverse, ma con tanti punti in comune come gli inizi, la crescita del proprio brand  e l’affermazione su mercati stranieri. 
Laura Biagiotti e Carla Fendi ne hanno fatta di strada attraversando e scrivendo le pagine più belle della storia del costume italiano, cercando di essere sempre loro stesse, libere di agire, pensare, creare ed espandere il proprio nome in tutto il mondo.  
Entrambe amavano l’arte e quello che le circondava ed entrambe mecenatésse. 
La Maison Fendi lo scorso anno ha finanziato il restauro della Fontana Di Trevi, emblema di Roma. A fine restauro lo scorso luglio 2016 hanno fatto sfilare all’interno della fontana la loro collezione di Haute-Couture.  
Laura Biagiotti nel corso della sua carriera  ha restaurato Il Teatro La Fenice di Venezia e la scalinata di Michelangelo al Campidoglio per il Giubileo dell’anno 2000, sostenuto grazie alla vendita del omonimo profumo di grande successo: “Roma”.  
I loro inizi all’interno nel mondo della moda sono un po’ diversi: 
Carla Fendi dopo la fine degli studi classici , negli anni Cinquanta si è messa a lavorare all’interno dell’ azienda di famiglia fondata a Roma nel 1925 dai genitori; 
Laura Biagiotti dopo una laurea a pieni voti in Archeologia, ancora giovanissima firma la sua prima collezione di Prèt-a-Porter per lo stilista Emilio Schubert. Successivamente lavora anche per Rocco Barocco. 
Gli anni di svolta per le Signore della moda avviene in tempi diversi:  
Carla Fendi in azienda si occupa insieme alle sorelle di tutto, ma quello che le riesce meglio è la comunicazione e la ricerca di nuovi mercati puntando da subito su quello americano riuscendo nel suo intento. Nel 1965 arriva nell’atelier romano Karl Lagerfeld, il quale ancora oggi lavora all’interno della Maison. Nel 1966 nasce il logo a doppia ‘’F’’, che diventa l’emblema della casa di moda. 
Laura Biagiotti debutta con la prima collezione nel 1972 quando fonda la sua azienda.  Oltre alla fondazione, presenta a Firenze la sfilata a Palazzo Pitti con la sua prima collezione di moda femminile portando, all’attenzione della stampa italiana ed internazionale, il suo stile elegante, semplice e sartoriale. Nella sua lunga carriera è stata una delle prime stiliste a comprendere l’importanza di un successo, anche oltre i confini, essendo così una delle prime donne a sfilare in Cina nel 1988 idea nata dopo un viaggio di lavoro in Giappone nel 1987 e in Russia nel 1995, Paese dove aprì subito una delle suw sofisticatissime boutiques. La  ‘’la regina del cashmere” come l’aveva definita il New York Times, era grande appassionata di arte Futurista molte di Giacomo Balla, ma anche relative all’abbigliamento come panciotti, cappelli, borse rigorosamente dipinte a mano da Balla, moglie e figlie. Oggi questa collezione è in mostra a Londra.  
Michele Vignali

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